OdissIA nello spazio del nonprofit

Sì, se qualche titolo vi ricorderà qualcosa, è perché quando parliamo di AI ci facciamo particolarmente coinvolgere, e diventiamo subito nerd appassionati come dei nostri film di fantascienza.

Negli ultimi anni, il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia ha registrato una crescita esponenziale, raggiungendo un valore di 1,2 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 58% rispetto all’anno precedente. Questo sviluppo è stato in gran parte trainato dalla diffusione dell’IA generativa, che rappresenta il 43% del mercato totale, mentre il restante 57% è costituito da soluzioni di IA tradizionale. (1)

Inoltre, il Ministero del Lavoro ha stanziato 2,5 milioni di euro attraverso l’Avviso 3/2024 (2) per promuovere l’uso etico e consapevole dell’IA in progetti sociali.

AI, ultima frontiera – Attività pianificate e automazione intelligente

L’intelligenza artificiale generativa ha fatto passi da gigante, portando alla nascita di modelli sempre più avanzati come GPT-4o e le sue varianti o1 e o3, oltre a strumenti rivoluzionari come Operator.

Per comprendere meglio il ruolo di questi modelli, vediamo le loro caratteristiche principali:

  • GPT-4o ha segnato un’evoluzione rivoluzionaria: supporta interazioni video in tempo reale, comprende il tono emotivo della voce e offre una modulazione vocale più naturale. Questo lo rende uno strumento potente per l’assistenza personalizzata e le attività che richiedono interazione diretta 1-to-1.
  • o1 è ottimizzato per risposte rapide ed efficienti a domande semplici, perfetto per chatbot e assistenti virtuali di primo livello. Integra di default un ragionamento avanzato, mantenendo una gestione fluida ed essenziale delle richieste.
  • o3 rappresenta un’evoluzione significativa, capace di comprendere contesti complessi, mantenere coerenza nelle conversazioni lunghe e generare risposte più articolate e mirate. È ideale per supporti avanzati nel servizio clienti, knowledge management e applicazioni di coding.

Non commettiamo l’errore di pensare che un numero più alto implichi automaticamente maggiore potenza: ogni modello è ottimizzato per uno scopo specifico e la vera innovazione risiede nella sinergia tra le loro capacità.

Il pianeta delle AI Agent – Attività Pianificate e Automazione Intelligente

Siamo ufficialmente entrati nell’era degli AI Agent, in cui strumenti avanzati come Attività Pianificate, attualmente in beta, trasformano il modo in cui le organizzazioni interagiscono con l’informazione e gestiscono i flussi di lavoro.

Atlantis, ad esempio, sta già sfruttando le Attività Pianificate per potenziare il proprio ufficio stampa, migliorare il monitoraggio delle campagne di fundraising e garantire un aggiornamento continuo su temi di rilevanza strategica.

In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente, rimanere informati è fondamentale per adattarsi alle nuove sfide e cogliere opportunità emergenti, come l’adozione di intelligenze artificiali nel settore.

Per un esempio pratico: ogni mattina alle 7:00, GPT analizza per noi testate giornalistiche e social media per estrarre informazioni chiave sui trend dell’IA. Genera un report dettagliato con aggiornamenti strategici, permettendoci di concentrare le nostre risorse sulle novità più rilevanti e risparmiando ore di ricerca manuale.

Matrix Reloaded – Operator, l’IA che lavora per te

Operator è il vero game changer.
Mentre i modelli GPT rispondono alle domande, Operator agisce.

Immaginiamo un assistente che si occupa delle operazioni ripetitive senza il tuo intervento. Nel terzo settore, questa tecnologia può avere impatti concreti sia per gli operatori delle organizzazioni, sia per gli utenti finali.


Da un lato, si può immaginare una funzione di “facilitatore alla donazione” per l’utente finale. Ad esempio, un potenziale donatore potrebbe interagire con un agente AI che lo guida nel processo, anticipando le sue necessità e completando i passaggi burocratici senza che debba inserire manualmente dati o navigare procedure complesse. In questo modo, la barriera tra la volontà di donare e l’effettivo contributo si riduce drasticamente, migliorando l’esperienza dell’utente e potenzialmente aumentando il tasso di conversione delle donazioni.

Dall’altro lato, Operator può facilitare enormemente il lavoro amministrativo automatizzando attività come l’inserimento dati.

Un addetto di una ONG potrebbe delegare il data entry a un’interfaccia AI, che analizza le informazioni ricevute e le registra automaticamente nei sistemi di gestione, riducendo errori e tempi di lavoro. Questo consente agli operatori di concentrarsi su attività più strategiche e a valore aggiunto.

L’IA colpisce ancora – Come cambia il terzo settore per le organizzazioni e i beneficiari?

Le organizzazioni non profit stanno già usando queste tecnologie per fare di più con meno risorse, migliorando non solo la loro operatività interna, ma anche l’impatto concreto sui beneficiari.
Ne riportiamo esempi concreti che abbiamo studiato, giusto per non risultare troppo ‘antanici’.

  • Be My Eyes (3): Be My Eyes utilizza l’intelligenza artificiale per supportare le persone non vedenti o ipovedenti, mettendole in contatto con volontari e assistenti virtuali basati su IA. Grazie alla collaborazione con OpenAI, hanno introdotto un assistente visivo che aiuta gli utenti a interpretare immagini e testi in tempo reale.
  • Jacaranda Health, Kenya (4): ha sviluppato PROMPTS, un servizio innovativo basato su SMS bidirezionali potenziato dall’IA per supportare le donne in gravidanza nelle aree rurali. Il sistema monitora in tempo reale le condizioni delle pazienti, fornendo risposte personalizzate e avvisi tempestivi in caso di possibili complicazioni. Grazie al supporto di Google, migliora l’accesso a informazioni sanitarie affidabili in lingua swahili, contribuendo a ridurre la mortalità materna e neonatale nelle comunità più vulnerabili.
  • Croce Rossa Italiana (5): Per non andare troppo lontani, la Croce Rossa Italiana ha lanciato il Progetto Alfred, un sistema basato su chatbot intelligenti per supportare il personale. Risultato? Meno tempo perso in gestione interna e più efficienza nelle risposte. Inoltre, la piattaforma RedCloud aiuta a condividere buone pratiche e innovazioni tra operatori, addetti e volontari.

L’alba delle IA – Le tecnologie emergenti che stanno cambiando il gioco

Con l’evoluzione continua dell’intelligenza artificiale, emergono sempre più soluzioni innovative che ridefiniscono il panorama tecnologico. Ecco alcune delle AI più interessanti attualmente in fase di sviluppo o già operative:

  • Deep Research: è un agente AI avanzato di OpenAI che esegue ricerche autonome, analizzando e sintetizzando dati in report dettagliati. Basato sul modello o3, opera fino a 30 minuti autonomamente, fornendo risposte strutturate per settori come finanza e scienza. Disponibile, nella data in cui scriviamo, a utenti Pro negli Stati Uniti con un limite di 100 query mensili.

    Edit: in data 25/02/2025, OpenAi ha reso DeepResearch disponibile per tutti i piani
  • Sora di OpenAI, Google VEO e Adobe Firefly Video: queste tecnologie permettono di generare video realistici da semplici prompt testuali, aprendo nuove opportunità per il marketing, la formazione e la comunicazione nel Terzo Settore.
  • DeepSeek AI: potente LLM cinese, in valutazione in Europa per questioni di conformità normativa. È recentemente diventata famosa per la sua capacità di gestire grandi volumi di dati con efficienza e per l’integrazione avanzata con modelli multimodali, permettendo un’elaborazione più contestuale e precisa delle informazioni. Ciò che la rende ancora più sorprendente è il fatto che ha raggiunto questi risultati con un utilizzo estremamente ridotto di risorse rispetto ai competitor, rendendola potenzialmente una delle soluzioni più economiche sul mercato.
  • Vitruvian AI: Risposta italiana all’IA generativa, progettata per interazioni personalizzate. È particolarmente interessante per l’Italia perché rappresenta un passo verso l’indipendenza tecnologica nel settore dell’intelligenza artificiale, riducendo la dipendenza da modelli stranieri e garantendo maggiore conformità alle normative europee sulla privacy e sui dati. Inoltre, il suo focus su interazioni personalizzate la rende un’opzione strategica per aziende e istituzioni italiane che desiderano adottare soluzioni AI su misura per il contesto locale.
  • Grok 3: Grok 3 è il nuovo chatbot avanzato di xAI, l’azienda di Elon Musk. È stato addestrato con una potenza di calcolo 10 volte superiore a Grok 2. Può analizzare immagini, rispondere a domande complesse e integrarsi con X. Supera, secondo quanto annunciato, modelli come Gemini, DeepSeek V3, Claude e GPT-4o.
    È accessibile agli utenti Premium+ di X e tramite il piano “SuperGrok”.
  • MidJourney 6: Nuova versione del popolare modello per la generazione di immagini, con maggiore controllo sugli stili artistici.
    La prossima uscita della V7 segnerà un ulteriore passo avanti nella generazione di immagini AI, offrendo una qualità superiore, dettagli più raffinati e un livello di personalizzazione ancora più elevato.
    Con una maggiore fedeltà ai prompt, una gestione più avanzata degli stili visivi e un’ottimizzazione delle capacità di memoria delle immagini precedenti, questa versione promette di rivoluzionare ulteriormente il settore, migliorando sensibilmente la comprensione semantica e l’efficienza nel generare contenuti visivi di alta qualità.

    Lo sapevi? Atlantis e la sua agenzia creativa Flowers l’hanno impiegato per la campagna Lasciti Terre des Hommes.

Tra denuncia e speranza: la prima campagna lasciti realizzata con l’IA a favore di TERRE DES HOMMES ITALIA

Visualizza la case Flowers.

Potremmo continuare per ore…

Ma ritorniamo al futuro – Cosa ci aspetta?

OpenAI sta già lavorando su GPT-4.5 e GPT-5, puntando a unificare i modelli della serie O e GPT in una piattaforma ancora più potente e accessibile. E siamo appena all’inizio del 2025.

Il futuro dell’IA generativa porterà ancora più innovazioni e noi continueremo a raccontarle.

Tuttavia, con l’aumento delle capacità di questi strumenti, cresce anche la necessità di affrontare questioni cruciali come l’etica, la fiducia, la privacy e la sicurezza dei dati. Le organizzazioni che intendono adottare queste tecnologie non possono limitarsi a utilizzarle, ma devono investire nella formazione e nello sviluppo di una conoscenza approfondita per gestirle in modo responsabile.

“E invece no, doc, una strada dovremo seguirla!”

Chi implementa l’IA deve assicurarsi che venga impiegata in modo equo, trasparente e in linea con i principi di tutela dei diritti e della privacy.
La sfida non è solo tecnologica, ma anche culturale e organizzativa.

Sarà cruciale trovare un equilibrio tra innovazione e regolamentazione, tra opportunità e rischi, per garantire che l’intelligenza artificiale sia davvero un’opportunità per tutti.

Ma lo vedremo nei prossimi film… Ehm, articoli.

a cura di Maurizio Grasso – Responsabile Area Digital

  • 1. osservatori.net: Intelligenza Artificiale, Boom Del Mercato Italiano: +58%, 1,2 Miliardi Di Euro
  • 2. lavoro.gov.It: Finanziamento Di Progetti Di Rilevanza Nazionale, Riguardanti L’intelligenza Artificiale
  • 3. Be My Eyes: Introducing Be My Ai (Formerly Virtual Volunteer) For People Who Are Blind Or Have Low Vision, Powered By Openai’s Gpt-4
  • 4. Jacaranda Health: Empowering Mothers To Seek Care At The Right Place And Time
  • 5. Croce Rossa Italiana: L’AI Di Croce Rossa Italiana, Il Progetto Alfred.

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