Cosa può aspettarsi il Terzo Settore nel 2023? Difficile a dirsi, negli ultimi anni siamo stati completamente stravolti da eventi imprevedibili che hanno reso il lavoro degli ETS più importante che mai. Il sostegno che le organizzazioni non profit hanno saputo dare è stato ciò che ha permesso alla società di reggersi nonostante tutto.
Il punto di partenza: come ci ha lasciati il 2022?
Il 2022 è stato un anno caratterizzato da tinte forti. Sembrava di vedere una nuova serenità, usciti dall’emergenza della pandemia con una ripresa economica in atto… invece il 24 febbraio 2022 è iniziato il conflitto russo-ucraino subito seguito dall’aumento dell’inflazione (+11,6% a dicembre 2022) e del carovita.
La guerra e la povertà sono temi che hanno, giustamente, polarizzato l’attenzione. È stato un anno estremamente difficile e sfidante che ha visto, purtroppo, 5,6 milioni di italiani in povertà assoluta.
Gli ETS hanno dovuto adattarsi. Chi si è occupato della crisi umanitaria in Ucraina e della povertà ha avuto una maggiore solidarietà dal pubblico e dai donatori, proprio perché questi temi sono stati i più sentiti, ma tutte le altre organizzazioni hanno proseguito le proprie attività in un clima che continua a essere emergenziale e non le favorisce.
Il 2023
Non sapendo come si svilupperanno i recenti eventi, in questo nuovo anno l’attenzione di tutti dovrebbe essere concentrata sulla cura e costruzione della relazione con il proprio Database. La relazione con donatori, sostenitori e prospect è il vero patrimonio da coltivare. Trovare nuovi donatori è sempre più difficile, per raggiungere l’attenzione e numeri rilevanti serve un livello sempre più alto.
L’eredità che gli ultimi anni ci hanno lasciato è certamente un nuovo livello di digitalizzazione, che nel 2023 potrà finalmente tornare a essere integrato con touchpoint offline.
Senza dimenticare il “trend topic” del momento: l’intelligenza artificiale applicata (anche) al fundraising e alla comunicazione… A breve lanceremo il nostro servizio “AICMA 2.3”, l’algoritmo creativo unito all’indispensabile human touch.
I consigli di Atlantis Company
Perché gli ETS abbiano successo in questo 2023 c’è sicuramente bisogno di qualche accorgimento. La sostenibilità, soprattutto finanziaria, non è irraggiungibile. Ma il mondo va veloce, continua a cambiare e bisogna aver ben presente il contesto in cui si naviga per poter intraprendere azioni utili che portino risultati. Queste azioni cambiano, tra le altre cose, anche a seconda della natura dell’organizzazione non profit.
Consigli per le organizzazioni non profit medio-piccole
- Concentrarsi sul territorio di competenza
- Focalizzarsi sulla verticalità della causa, comunicando in modo chiaro la propria mission
- Usare tutti i punti di contatto con il pubblico (on e offline)
- Coltivare le relazioni già esistenti: se dovete scegliere, è qui che bisogna investire
Consigli per le grandi organizzazioni non profit
- Investire sulla comunicazione: in un momento in cui siamo tutti connessi non si può sprecare nessuna occasione per mantenere il contatto con il pubblico
- Posizionarsi trovando la propria uniqueness: essere unici e distinguibili diventa anche capacità di attrazione. Concentrarsi sul branding significa riuscire a far breccia nell’immaginario collettivo e posizionarsi in modo inequivocabile.
Il punto di vista di Atlantis Company
Come compagnia che ha fatto della responsabilità sociale la propria bandiera, ci aspettiamo di crescere ed essere sempre più competenti, innovativi e in grado di aumentare l’efficacia delle nostre azioni con idee nuove e applicabili.
La continua crescita in termini di competenza e innovazione non prescinde assolutamente dalla concretezza. La nostra priorità è e sarà sempre raggiungere gli obiettivi dei nostri preziosi clienti.
a cura di Francesco Quistelli – CEO di Atlantis Company
Fonti:
https://tg24.sky.it/economia/2022/12/02/rapporto-censis-2022-poverta-italia
https://it.euronews.com/2022/12/23/ucraina-10-mesi-fa-linizio-della-guerra