E’ veramente finita l’era delle campagne sms solidali “gratis”? Sembrerebbe proprio di si…
E’ notizia di pochi mesi fa, la creazione da parte di Telecom Italia, Vodafone Italia e Wind, di “Dono per…” una società consortile a responsabilità limitata, che gestirà le iniziative per la raccolta e la distribuzione di fondi a scopo di beneficenza.
La società, senza fini di lucro, nasce per garantire uguaglianza e unicità di comportamento alle organizzazioni non profit, e gestire e “ottimizzare” le campagne sms solidali.
Il suo compito principale sarà quello di coordinare l’intero processo dell’sms solidale, con particolare attenzione da un lato a razionalizzare tale strumento, oggi a costo zero per le Associazioni, dall’altro potenziarlo offrendo ulteriori servizi a pagamento, come per esempio il numero di telefono e l’anagrafica del donatore che permetterebbero alle onlus di avere un database più corposo e aggiornato. (L’Inghilterra ci ha superato in questo!).
L’ sms solidale, oggi infatti non porta alcun profitto per gli operatori telefonici ma rappresenta solamente un lavoro a “fondo perduto”, con elevati costi e nessun introito.
Altra novità in merito alle campagne sms, ma che in Inghilterra è già cosa nota da un po’ di anni, (vedi articolo), è la concessione del numero solidale per periodi più lunghi rispetto ai canonici 15-20 giorni e la possibilità di donare importi maggiori di 1 o 2 euro da rete mobile.
Di fronte a questo cambiamento sono tante le perplessità delle Associazioni, “più piccole”, che vedono sempre più vicino il rischio di essere fagocitate dai “colossi del non profit”, non potendosi permettere di pagare i servizi aggiuntivi.
Sarà l’inizio della fine delle piccole Organizzazioni?
Le società telefoniche promettono che è solo una mera riorganizzazione e che tutte le Associazioni avranno lo stesso trattamento e la stessa regolamentazione per accedere all’attivazione del numero solidale.
Ai posteri l’ardua sentenza!
a cura di Alessia De Rubeis