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Solidarietà in evoluzione: crescono i donatori abituali e la donazione media in Italia, ma diminuiscono i potenziali donatori

Esploriamo le dinamiche in continua evoluzione del panorama delle donazioni in Italia, alla luce dei risultati emersi dalla ricerca “Donatori, Donazioni e Corporate Social Responsibility 2023”, condotta da Emotional Marketing in collaborazione con Atlantis Company.

Un quadro in evoluzione

Nel contesto delle donazioni in Italia, sono emerse tendenze rilevanti secondo la recente indagine “Donatori, Donazioni e Corporate Social Responsibility 2023,” presentata nel corso di “Reinventing 2023 – Direzione Innovazione.” L’analisi è stata condotta su un campione rappresentativo di 1000 persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni, concentrandosi su donatori abituali, one off e prospect, escludendo quindi i non donatori o “mai donatori” per focalizzarsi sulle abitudini di donazione del target.

Questa ricerca ha rivelato un panorama in continua trasformazione, contraddistinto da un incremento significativo nella partecipazione dei donatori abituali e da un aumento dell’importo medio delle donazioni. Tuttavia, una sfida imminente è emersa con chiarezza: un calo nel numero di potenziali donatori.

Crescita delle donazioni medie

Negli ultimi quattro anni, l’Italia ha assistito a un aumento del 21% nell’ammontare medio delle donazioni, che è passato da 51 a 62 euro. Questa tendenza positiva è accompagnata da un incremento del numero di donatori abituali, passato dall’17% del 2019 al 19% del 2023. Questo dato riflette un coinvolgimento crescente di coloro che effettuano donazioni in modo regolare.

La sfida dei potenziali donatori

Tuttavia, c’è un aspetto meno positivo da considerare: il significativo calo del numero di potenziali donatori. La percentuale di coloro che non avevano mai donato ma che erano interessati a farlo è scesa dal 32% del 2019 al 14% del 2023. Questa tendenza rappresenta una sfida per le organizzazioni del Terzo Settore, poiché una parte degli “indecisi” ha definitivamente abbandonato l’idea di donare, facendo salire la percentuale dei non donatori dal 17% al 34% nello stesso periodo.

I fattori che influenzano le donazioni

Eventi come pandemie, conflitti, calamità naturali e crisi economiche hanno polarizzato la società italiana, influenzando la propensione a sostenere cause benefiche. Le organizzazioni impegnate nella ricerca contro malattie gravi vengono privilegiate nella scelta dei donatori, seguite da quelle attive nel contrasto alla povertà e nella tutela dell’ambiente. La ricerca ha anche evidenziato un notevole aumento delle donazioni a favore delle organizzazioni che si occupano di aiuti medico-sanitari.

La risposta del Terzo Settore alle emergenze

Durante la pandemia, il Terzo Settore ha dimostrato tempestività ed efficacia nel rispondere alle emergenze, attirando sia i donatori abituali che una parte degli indecisi. Tuttavia, il cambiamento nel mercato delle donazioni ha portato a una crescita delle iniziative di raccolta fondi dirette ai beneficiari, spesso senza coinvolgere le organizzazioni non profit. Queste iniziative, talvolta inefficaci e poco trasparenti, hanno contribuito a generare sfiducia, coinvolgendo anche il Terzo Settore.

Rafforzare i legami con i donatori attivi

Per affrontare questa sfida, è fondamentale operare su più fronti: rafforzare la relazione con i donatori attivi e recuperare il rapporto con i potenziali donatori attraverso strumenti diversi dalla donazione tradizionale. Efficacia e trasparenza rimangono elementi fondamentali, perché le persone tendono a donare a chi dimostra la capacità di aiutare al meglio chi ne ha bisogno.

L’importanza dei metodi di donazione moderni

Un altro aspetto rilevante emerso dalla ricerca è l’aumento dell’uso della moneta elettronica e del bonifico bancario per le donazioni, con un incremento significativo rispetto al 2019. Gli acquisti di “prodotti solidali” sono ben accolti, specialmente quando si tratta di articoli legati a cause benefiche riconosciute. La predisposizione a donare sembra crescere ulteriormente quando l’acquisto non comporta un aumento del costo del prodotto.

Il ruolo delle imprese nella solidarietà

La ricerca ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle aziende nel Terzo Settore: questo non solo è apprezzato dai donatori influenzandone le scelte d’acquisto ma influenza anche positivamente la reputazione delle aziende. La stragrande maggioranza degli intervistati ritiene che le imprese debbano impegnarsi nella responsabilità sociale, ma sottolinea anche un’attenzione critica crescente nei confronti delle dichiarazioni di impegno solidale non veritiero.

La ricerca “Donatori, Donazioni e Corporate Social Responsibility 2023” ha tracciato un quadro completo delle tendenze delle donazioni in Italia sottolineando anche le sfide più prossime per il Terzo Settore e le esigenze dei donatori e delle aziende. Per affrontare queste nuove esigenze, è stata annunciata la creazione di Think Rebel[GS1] , un’azienda partner di Atlantis Company, dedicata a sostenere le imprese socialmente responsabili e valorizzarne il percorso attraverso servizi di consulenza strategica e di comunicazione di alto valore aggiunto.