Firme in calo, con un aumento delle generiche (+192mila circa) che riesce a compensare solo in parte la caduta delle scelte espresse (oltre 500mila in meno considerando solo gli enti ammessi); ricerca scientifica in sostanziale equilibrio; ricerca sanitaria in lieve crescita (+92mila firme circa) con un calo delle scelte espresse (circa 64mila firme in meno) e un aumento delle generiche (+157 mila firme circa), ma con alcune realtà ospedaliere in crescita fino al +50%; grande salto in avanti delle aree protette, con un aumento generale di firme del 58% e un vero e proprio exploit delle scelte espresse, che, in appena un anno, passano da 202 a oltre mille. Le dichiarazioni dei redditi firmate in piena pandemia raccontano un anno pieno di contrasti, anche sul fronte 5×1000.
Lo zampino del lockdown
Fa riflettere il calo di firme (anche se il lockdown potrebbe averci messo lo zampino), ma salgono gli importi (+2%). La ricerca scientifica e la ricerca sanitaria non registrano il picco che, sulla carta, poteva essere ipotizzabile, ma a volare in alto sono natura e cultura, nonostante, o forse proprio a causa, di un anno passato tra quattro mura. Inaspettato segno meno anche per il volontariato che, complessivamente, perde quasi 500mila firme. In crescita, invece, i Comuni, che ne guadagnano quasi 29mila con Milano (7.412 scelte per oltre 440 mila euro) e Roma (8.844 scelte per quasi 400mila euro) in testa e Monteverde in provincia di Avellino in coda (escludendo i comuni con zero firme) con una scelta e un importo di 0.03 centesimi (ultimo subito sopra la soglia dei 100 euro Pontelatone in provincia di Caserta, con quattro scelte che valgono 100,09 euro).
“Cosa ci dicono i dati”
In crescita, ma non troppo, anche gli enti ammessi, che passano da 66.493 a 69.151 (nel 2018 erano 56.908). Quasi 16 milioni e mezzo gli italiani che complessivamente hanno scelto di devolvere il 5×1000 (-2,4% rispetto al 2019), ovvero poco meno di un contribuente su quattro. Le firme generiche sono state circa 2,5 milioni, poco più di 14 milioni le scelte espresse. «Bisogna prestare grande attenzione al calo delle firme», commenta il Ceo di Atlantis Company Francesco Quistelli. «Questo dato – aggiunge – indica, infatti, che la strada da percorrere per ottenere la piena consapevolezza da parte dei contribuenti dell’importanza e della gratuità del 5×1000 è ancora molto lunga e che le battute di arresto sono dietro l’angolo».
«È fondamentale – spiega – diffondere informazioni corrette su questo fondamentale strumento di sostegno al Terzo Settore, anche attraverso campagne di comunicazione, informazione e sensibilizzazione promosse dalle istituzioni. Anche le organizzazioni non profit, nello sviluppo delle proprie compagne specifiche, dovrebbero tenere ben presente questo aspetto». Altro tema su cui è necessario tenere molto alta l’attenzione – conclude Quistelli – è, in generale, lo sviluppo della cultura del dono. Questo difficile anno è stato segnato dall’esplosione di campagne di raccolta fondi individuali trainate da episodi di cronaca e con livelli di trasparenza spesso sotto la soglia dell’accettabilità. Penso sia fondamentale sensibilizzare i donatori sull’importanza della tracciabilità delle donazioni e sulla grande differenza tra le raccolte fondi promosse dalle organizzazioni non profit e quelle promosse da privati».